Tra le varie funzionalità evolute, Breton Sphera è in grado di rilevare e decodificare eventuali codici a barre apposti sulle lastre a seguito dell’acquisizione fotografica. In questo modo Breton Sphera identifica la lastra e abbina automaticamente il relativo programma di lavorazione predisposto preventivamente in ufficio o, volendo anche a bordo macchina.
Articolo
Come e perchè tracciare il processo di lavorazione delle lastre
I benefici del tracciamento del processo di trasformazione delle lastre in semilavorati o prodotti finiti
Un processo complesso da tenere sotto controllo
Realizzare prodotti finiti in materiale lapideo partendo dalle lastre è un processo complesso e che si sviluppa in numerose fasi.
Le variabili ed informazioni che è opportuno tenere sotto controllo, sono molte e non è sempre semplice farlo: in assenza di un sistema di tracciamento il tutto dipende molto dall’esperienza delle persone coinvolte.
Di seguito gli argomenti trattati:
- i benefici del tracciamento
- quali fasi coinvolge
- i codici a barre
- le tecnologie a disposizione
I benefici del tracciamento
Implementare il tracciamento del processo di lavoro comporta notevoli benefici. Fondamentalmente consente di velocizzare la diffusione delle informazioni. Questo comporta:
- l’aumento della velocità di esecuzione delle attività;
- l’aumento della condivisione delle informazioni
- la definizione delle informazioni da considerare come importanti per le diverse e singole fasi di lavorazione, mantenendo al tempo stesso la possibilità di recuperare tutte le altre;
- il controllo dell’intero processo per massimizzarne l’efficienza.
Quali fase coinvolge
Il tracciamento coinvolge tutto il processo produttivo e può essere applicato a qualsiasi fase produttiva, a seconda del grado di automazione che si intende ottenere.
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Può iniziare dall’acquisizione degli ordini cliente, passando poi alla selezione dei blocchi da tagliare o, nel caso di chi acquista già il semilavorato, delle lastre più adatte in magazzino e alle successive lavorazioni da eseguire.
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Trova importanza anche nella certificazione di qualità del prodotto finito consentendo di testimoniarne la provenienza, le lavorazioni o i trattamenti applicati.
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Inoltre, può essere utilizzato nella posa in opera del prodotto in modo da rispettare la realizzazione progettuale originaria, la gestione delle venature od il veloce rimpiazzo di eventuali pezzi danneggiati nelle operazioni.
I codici a barre
Alla base del tracciamento di qualsiasi processo produttivo c’è una codifica dell’informazione. La versione di codifica maggiormente diffusa è quella dei codici a barre.
Il codice a barre, definito come "una forma di una informazione leggibile dalla macchina su una superficie visiva scansionabile" è un insieme di linee di larghezza e altezza variabile e una sequenza di lettere e numeri. Mediante uno scanner di codici a barre, la sequenza viene scansionata e poi elaborata e restituita in versione informatica.
Storicamente i codici a barre nascono il 7 ottobre 1948 da un’idea di Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, studenti di ingegneria dell'Università di Drexel, dopo aver ascoltato le esigenze di automatizzare le operazioni di cassa da parte del presidente di un'azienda del settore alimentare.
Dopo numerose evoluzioni e tentativi, Woodland sviluppa presso IBM i codici a barre lineari, adottati il 3 aprile 1973 con il nome "UPC" (Universal Product Code).
Il 26 giugno 1974 presso un supermarket a Troy, nell'Ohio, il primo prodotto (un pacchetto di gomme americane) veniva venduto utilizzando un lettore di codici a barre. Quel pacchetto di gomme si trova ora nello Smithsonian's National Museum of American History.
I codici a barre sono quindi un strumento che sintetizza una molteplicità di informazioni come la provenienza di un prodotto, le sue caratteristiche, le lavorazioni che ha subito e le destinazioni verso cui è indirizzato.
Le tecnologie a disposizione
Breton rende disponibile una serie completa di strumenti e piattaforme per realizzare l’effettivo e completo tracciamento per trasformare ogni laboratorio, piccolo o grande che sia, in una Smart Factory.
Per poter attivare il tracciamento del proprio processo produttivo di trattamento e finitura delle lastre, occorre dotarsi di una serie di strumenti tecnologici quali:
- piattaforme software per la gestione dei codici a barre nel corso del processo produttivo;
- dispositivi tecnologici per la stampa, applicazione e rilevazione dei codici a barre.
Piattaforme e strumenti per la Smart Factory
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