Breton Luxor Matic

Avere molta potenza sui mandrini può essere vantaggioso per diverse lavorazioni, però questo vale se la potenza erogata dal motore viene trasmessa in toto alla testa operatrice. Sui mandrini Breton non vengono installate cinghie tradizionali, bensì cinghie a fascia denominate "poliVi", che impediscono anche minimi trascinamenti, scaricando quindi tutti i cavalli necessari e garantendo la massima efficienza del processo.

L'adduzione idrica alle teste avviene tramite una tubazione comune di grosso diametro in PVC, rigidamente fissata posteriormente al mandrino e collegata al mandrino stesso con tubi flessibili in gomma. Questo garantisce un rapido intervento di pulizia e manutenzione. Un ingegnoso sistema devia l'acqua all'esterno del corpo-mandrino in caso di sovralimentazione o di otturazione dei condotti per preservare i componenti interni.

Ogni testa operatrice è dotata di un robusto ed affidabile innesto magnetico. La trasmissione del moto invece avviene mediante una giunzione meccanica a denti in acciaio ad alto tenore di carbonio temprati termicamente a garanzia sia di robustezza che di durata nel tempo.

Per gli operatori più moderni, al posto del sistema di rilievo sagoma a puntatore laser di serie, è possibile dotare la macchina di un dispositivo di rilievo fotografico per l' acquisizione delle sagome delle lastre da processare. Questo sistema, che permette poi sullo schermo all'operatore di delimitare quale sia la superficie che intenderà trattare, diventa molto utile quando si vanno a levigare/lucidare/spazzolare lastre di forme irregolari o non rettangolari.